Itinerari del Gusto
Week End e Tour Enogastronomici
Gusto è piacere di scoprire, di assaporare, di vedere, di emozionarsi.
Gli itinerari del Gusto sono studiati per scoprire, oltre alle bellezze culturali, storiche e paesaggistiche, le molteplici e differenti specialità della cucina locale. Un susseguirsi di immagini e splendide fotografie, incontri enogastronomici ricchi di profumi intensi, in località tipiche del Parco Nazionale del Cilento Patrimonio Unesco e riserva di Biosfera .
Ogni programma del Gusto include, in base ai singoli programmi, oltre ai pernottamenti e le prime colazioni, una serie di gustosissimi appuntamenti culinari (assaggi, degustazioni, pranzi e cene tipiche) oltre a qualche visita in aziende Agroalimentare del Cilento ed escursioni con visite guidate . Le sistemazioni con massima accoglienza di qualità sono previste in bed & breakfast, agriturismi, fattorie, aziende agricole, hotel di 3 o 4 stelle.
Itinerari del Gusto
Qui andremo alla scoperta dell’uliveto che circonda la tenuta e annovera circa duemila esemplari di specie differenti tra cui Frantoiana, Leccina, Pisciottana. Verrà illustrata la tecnica di raccolta utilizzata che prevede la lavorazione delle olive entro le 24 ore consentendo così
di avere una raccolta più tempestiva e una frangitura a freddo, operazioni che garantiscono qualità e piacevolezza dell’extravergine. Durante la visita il tutto sarà arricchito da aneddoti sulla tenuta e la sua famiglia e informazioni storiche sul meraviglioso borgo di
Castelnuovo, alle cui pendici sorge la villa.
PROGRAMMA:
Ore 10.00:
Incontro coi partecipanti presso la vostra struttura e partenza per il Borgo Medievale di Castelnuovo
Ore 11.00 :
Villa Marchesa e la sua ampia terrazza si trasformeranno in una vera “cooking school” dove imparerete a creare uno dei piatti più rinomati della tradizione: i Fusilli Cilentani. Rosetta, con mani esperte, vi insegnerà a preparare l’impasto così come facevano le nostre nonne, a stendere la pasta a mano con il matterello e a preparare i fusilli con l’ausilio del classico ferro. Imparerete anche i segreti per una cottura ottimale e come deve essere preparato il sugo per esaltare il gusto della pasta. L’elemento principe che caratterizza il piatto sarà il formaggio di capra preparato dai pastori locali. Mentre il basilico, che darà un sapore ancora più bucolico ai vostri fusilli, lo raccoglieremo nell’orto adiacente alla Villa. E alla fine, tutti a tavola nel “Ristorante dell’Orto di Villa Marchesa! in una squisita convivialità per gustare un bel pranzo cilentano a km0 Ore 16.30: Rientro
Visita guidata alla più moderna Azienda Agricola del Cilento, dove è possibile osservare l’allevamento di bufale, il moderno impianto di mungitura e la lavorazione della mozzarella con assaggio finale di un bocconcino. La peculiarità di questa azienda è
la realizzazione completa dell’intera filiera del latte: dalla produzione del foraggio degli animali (mais, erba medica…) fino alla vendita del prodotto finale (allevamento–produzione di latte-trasformazione) ovvero all’utilizzo delle deiezioni animali ai fini
della produzione energetica (biogas).
Programma
Ore 10,00 Incontro coi partecipanti presso la vostra struttura e partenza
Ore 11,00
Visita Guidata Azienda agricola Zootecnica , come vive la bufala ll nostro lavoro c’impegna a prenderci quotidianamente cura della terra, degli animali e del cibo, insomma della vita. Ed è in quest’ottica che ospitiamo i visitatori: prendendoci cura del loro tempo, apriamo le porte del nostro mondo augurandoci
di contribuire, seppur modestamente, alla sensibilizzazione di un vivere consapevole e rispettoso della madre terra, degli animali e della vita.
Ore 12.30 Degustazione a base di formaggi e salumi
Si consiglia di indossare scarpe basse (agli ospiti verranno forniti calzari-salva scarpe), di non dimenticare il cappello e la macchina fotografica.
Alla scoperta dei sapori e colori del territorio nella meravigliosa natura del Parco Nazionale del Cilento viaggio tra gusto e colori d’autunno per gustare i sapori della terra, nei borghi più belli del Cilento dove il panorama si tinge di rosso, giallo e marrone e il tempo
sembra fermarsi.
Programma Base
Primo giorno
Arrivo, sistemazione in camera, cena in azienda.Serata in allegria con tornei e giochi di società, pernottamento
Secondo Giorno
Ore 7.30 colazione e partenza per i boschi per la raccolta di castagne e funghi.
Ore 13.30 banchetto in azienda. Ore 17.00 corso di cucina per la preparazione di ricette a base di castagne e funghi. La tagliatelle alla farina di castagne con i funghi porcini, periodo in cui la farina di castagne si può trovare appena macinata così come i funghi
porcini freschi.Gara culinaria tra gli ospiti.
Ore 20.00 cena in azienda con assaggio dei piatti preparati durante la gara.
Ore 21.30 serata musicale e premiazione dei vincitori.
Terzo giorno
Ore 09.30 escursione e visita in azienda agricola partner , degustazione dei prodotti aziendali ,proseguimento dell’escursione con visita ad un
Caseificio con degustazione.
Ore 13.30 Pranzo in azienda La Maracucciata, un piatto tipico cilentano La Maracucciata è una polenta mista di grano e di un legume chiamato “maracuoccio”, molto simile al pisello e dalle dimensioni di un sassolino, che cresce a Lentiscosa e Camerota.
Fine servizi..
Il Borgo-Abbarbicato su uno sperone roccioso proteso sull’abisso, Laurino è uno dei comuni più popolati, affascinanti e ricchi di storia della valle del Calore. A buon diritto Laurino può fregiarsi del titolo di Città d’arte perché conserva molti edifici ed opere
d’arte in ottimo stato. Posto ad un’altitudine di 531 m/slm, il Ogni punto del paese consente di godere di un singolare miscuglio tra esotico ed arcaico che suscita emozioni profonde.
Piatti tipici da degustare in locande e ristoranti tipici del borgo
I MUGLITIEDDI”, intestino di capretto ripieno.
“IL SOFFRITTO”, misto di carne.
“LA TRIPPA”, stomaco dei ruminanti condito con le patate.
“LA CIAMBOTTOLA”, misto di ortaggi.
“LAGANE E FASULI”, tagliolini caserecci e fagioli.
“MULIGNANE M’BUTTUNATE”, melanzane ripiene al forno. Si possono ancora degustare salumi, pane, dolci e buon vino. Ancora oggi vengono degustati questi piatti, alcuni dei quali hanno origini molti più antiche come i “CICCIULIEDDI” , “I MUSTACCIULI” e gli “SCAURATIEDDI” i quali si possono definire
piatti poveri della nostra cultura perché preparati principalmente con acqua e farina.
Possibilità di soggiorno in Convento
‘Il Convento’ è una dimora storica posta piedi del paese.
Il Convento di Sant’Antonio è infatti il più importante
del territorio, fu costruito sulle rovine del Nosocomio di
Sant’Antonio Abate e sorse come istituto di beneficenza. Oggi ospita turisti e visitatori con le sue 12
amere ed il suo Antico Chiostro,
Olio Fai da te
•
Olio fai da te, ti dà l’opportunità di raccogliere le olive
nei terreni del comune di Morigerati e di poter portare a casa un olio di grande qualità alimentare. Avrai la
possibilità di scoprire terra, luoghi e tradizioni millenarie e di conoscere in prima persona i processi produttivi legati alla coltivazione e trasformazione delle olive. Coltura e cultura dell’entroterra cilentano: L’olio fatto da te ha tutto un altro sapore!
Il Cilento e L’ulivo
•
La presenza dell’olio caratterizza da secoli il paesaggio
cilentano e ne rappresenta la principale, e talvolta
unica, risorsa delle popolazioni locali, La vacanza olearia prevede il pernottamento con la formula dell’ospitalità diffusa all’interno delle strutture di paese ambiente di Morigerati suggestivo borgo medievale del golfo di Policastro .
Periodo da Ottobre a Dicembre
proposta N.11
Cammina e gusta da Cannalonga al Monte Sacro …
Nel Cilento a con lo slow walk a dorso di mulo e asini a piedi o in bicicletta, nuovo trend un weekend si trasforma in un viaggio nel tempo facendosi dondolare dal passo irregolare di asinelli che si arrampicano senza apparente fatica sulle mulattiere delle pendici del monte Gelbison . È qui nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, che l’andare a dorso di mulo fa guardare con occhi nuovi la natura ma anche lo scorrere delle ore. appassionando gli amanti del viaggiare
lento con le sue soste nelle baite e con il bivacco al suono della fisarmonica. Lo slow walk è anche lo spirito di camminare e gustare maratona della lentezza e dei sapori assolutamente non competitiva. È il percorso enogastronomico più alto del Parco Nazionale del Cilento.
Programma
1° giorno – Arrivo
Arrivo sistemazione in Struttura partner. Cocktail di benvenuto. Visita del Borgo di Novi Velia oltre al caratteristico centro storico, possiamo ammirare: la Chiesa di santa Maria dei Longobardi, eretta nel XVI secolo sui resti di un preesistente edifico, conserva al suo interno importanti opere d’arte (tele e sculture) di artisti locali; Proseguimento per Cannalonga .Cena in una locanda tipica a base di pietanze tradizionali: Antipasto Cilentano , Laena e ciceri( sfoglia di pasta fatta a mano e ceci ) secondo carne di Castrato (capra) . Possibilità di balli e canti Cilentani
Possibilità di pernottamento per proseguire il tour Pernottamento nel B&B al Castello oppure ospitalità diffusa nella Valle dell’Alento in un Agriturismo di qualità.
2° giorno: Monte GELBISON ( Santuario ) e incontro con i PASTORI
Ore 8,00 Ritrovo in Centro di Cannalonga e partenza per l’escursione a Piedi o a dorso di Asini per la vetta del Sacro. Monte Santuario Mariano Mt 1750 circa la seconda vetta della Campania Distanza circa 15 km Il primo tratto è in leggera salita, ed attraversa un bosco con splendidi castagni secolari, fino alla località Fiumefreddo. Dopo una serie di tornanti si passa vicino ad una sorgente (1041 m) per poi proseguire costeggiando un bosco di conifere. In prossimità del colle Prociglioli (1065 m) il sentiero va aprendosi verso una distesa prativa; la via dei pellegrini, di nuovo per un breve tratto in prossimità della strada asfaltata, con una successione di gradinate prende direzione NE lungo i crinali boschivi della zona del Belvedere. Continuando a salire il sentiero incrocia una strada sterrata (1185 m), per poi attraversare una stupenda faggeta con una pendenza che si fa ora, a tratti, più impegnativa e termina all’improvviso (1510 m) davanti ad una grossa pietra scolpita dai pellegrini, con alcune scritte datate tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Si segue per circa 800 metri la strada asfaltata per giungere al valico della Croce di Rofrano (1620 m); da qui l’ultimo tratto di ascensione, caratterizzato ancora da gradini che servono a spezzare l’erta, conduce ad un primo piazzale con al centro una croce in pietra e poco dopo al più ampio piazzale della cima del Monte Gelbison (1705 m) dove è situato l’antico Santuario della Madonna del Monte. Incontro con i Pastori per assistere alla lavorazione dei formaggi e della Mozzarella cò a mortedda (tipico formaggio involto in rami di mirto ) Pranzo in una tipica Locanda di Montagna nel pomeriggio
Rientro